Tab Article
Il volume si propone di illustrare la vicenda umana e psicologica di Giulio Salvadori, una singolare figura di poeta e di intellettuale che, dagli anni della partecipazione alla "Cronaca bizantina" fino all'insegnamento presso l'Università Cattolica di Milano, ebbe modo di intrecciare il proprio profilo culturale con quello di molti intellettuali coevi, nel clima incandescente della letteratura della seconda metà dell'Ottocento, in cui l'ideale si contrappone al reale. Sostenuto da una profonda sensibilità religiosa. Giulio Salvadori si mosse nell'arringo letterario del tempo con una singolare versatilità, attento tanto all'aspetto letterario della propria formazione, quanto a quello religioso della sua sensibilità. La sua produzione poetica, che risente di influssi carducciani e pascoliani, fu coeva a quella dannunziana, entro un comune protagonismo culturale nell'ambito della "Cronaca bizantina", che gli valse - per l'appunto - l'attributo di "bizantino". La sua conversione religiosa rappresenta un approfondimento della propria formazione umana, oltre che un rinnovamento della coscienza, il che fa di Salvadori uno dei più singolari interpreti della cultura religiosa e, in senso lato, italiana di fine Ottocento.